Addio mar dei caraibi

Ok è da gennaio ke non scrivo piu. il problema è ke non ho tempo! per me il tempo non è denaro, il tempo è vita. quando sono sveglio vivo, quando non vivo dormo. sono molto stanco, viaggiare è estenuante. il traveller contrariamente quanto si pensa nn è in vacanza a cazzeggiare. ci sono quelle vignette su fb che fanno morir da ridere: come la tua famiglia ti pensa, in qualche vicolo buio pieno di drogati pronto a farmi derubare, come i tuoi amici ti pensano, sdraiato in una spiaggia caraibica con un mojito in mano solo donne intorno beachvolley e bbq, come i locali ti vedono, un dollaro gigante che cammina che vuole sperperare tutti i soldi in divertimento, cosa invece faccio in realtà, ho sempre qlcs che devo fare, devo trovare un posto economico e sicuro (novità del centro america) dove dormire devo ogni volta trovare un posto dove mangiare dove non spennino i “turisti” devo parlare conoscere gente chiedere informazioni a quello come si arriva di qua che bus prendere cambiare 3 bus al giorno cercare un passaggio in barca raccontare la mia storia 2000 volte al giorno a tutti quelli ke devo incontrare e chiedere a tutti questi la loro storia che devo ascoltare e immagazzinare nelle esperienze devo chiedere ai tassisti quale posto è sicuro se ci si puo muovere il giorno la sera da soli devo muovermi con una sacca scomodissima in spalla da 20 kg devo cercare qualche day work per fare qlc soldo per continuare a vivere devo coltivare le amicizie devo sempre sorridere devo soppravviere devo fare il bucato cambiare stanza ogni giorno muovermi. la mia vita è sempre in evoluzione. senza un piano A. ma tanti piani B. Attenti a non fraintendere, adoro viaggiare. è solo per farvi capire perche non ho tempo per scrivere delle mie cosidette avventure. è facile confondere il viaggiare con l’andare in vacanza. in realta il viaggitore non si rilassa mai. non è una vancaza. devo vivere, non faccio tutto quello ke voglio.

L’importante non è fare quello che si vuole, ma volere quello che si fa.

lo ammetto non è mia, purtroppo. io voglio dover fare tutte queste cose per vivere, il che non è detto ke voglia fare tutte le cose che faccio. vorrei avere fantastillioni di soldi per vedere tutto il mondo. impossibile. amen. cosa sto facendo?viagggiando. e so di volere viaggiare. sto bene cosi.

ok dopo questo sfogo notturno in una pensione -5 stelle nella downtown della citta piu pericolosa del centro america (Colòn – Panama), o almeno cosi ti spaventano, faccio un breve breve riassunto di questi ultimi mesi ai caraibi.

non mi ricordo mi sembra di avere raccontato fino a martinica a metà gennaio, nell’incertezza totale sul mio futuro caraibico. Bene dopo 2 settimane di vacanza vera e propria in cui fingevo di cercare un passaggio e in realta cazzeggiavo come non facevo da mesi, ho lasciato martinica (finalmente, l’isola piu noiosa che abbia mai visto, non per altro francese, sorry) a bordo di un mega catamarano extra lusso, Sagittarius, con il ruolo di babysitter/marinaio/stew. Abbiamo risalito le antille, non senza emozioni diciamo forti insieme ai miei amici siciliani e alle nostre figliocce, fino ad Antigua dove sono sceso per cercare fortuna nelle miniere d’oro. In questo caso parlo dei super mega yacht che soggiornano tutti insieme nei 3 “porticcioli” ben protetti dell’isola. Dopo qlc giorno a lavorare su queste ville galleggianti con il metodo delle 3 L, lavare/lucidare/leccare il culo al capitano, ho avuto la fortuna di incontrare un lavoro piu stimolante, cioè prerare un piccolo J39 per la regata piu tosta dei caraibi, la RORC 600, con l’opportunità di parteciparvi. Così ho lavorato 2 settimane su questa barca con il proprietario inglese Jonty che cercava di insegnarmi il loro caratteristico humor, con scarsi risultati perche non ridevo mai. Intanto mi godevo la vita notturna di antigua, insieme ai miei vari amici, tra tutti Rocio Gaspar e Arturo. Ho promesso di esssere breve quindi salto tutte le considerazioni sull ambiente dello yachting antiguano e passiamo al 20 febbraio quando al posto di fare la regata mi imbarco su un oyster 72 per consegnarlo alle bahamas. Si ho rinunciato al sogno della regata per un botto di soldi. vabbe cosi si dice in giro, “another time, another life”. ho imparato a mie spese quanto cazzo siano lontane le bahams, 1000 miglia, cosi dopo 8 giorni eccoci che approdiamo in queste isole tanto belle naturalisticamente parlando ma tanto vuote e finte dentro. american style. niente per motivi vari lunghi da spiegare sono volato in jamaica ho cazzeggiato 1 settimana li in compagnia di amici italiani appena incontrati che ci vivono o che vogliono viverci con cui ho passato momenti fantastici e che mi hanno aperto gli occhi su una cultura completamente diversa da quanto mi aspettassi. per le considerazioni sulla jamaica prego leggere il prossimo articolo: “Jamaica, un paese di contraddizioni”. Dopo di che ho litigato con la dogana jamaicana e sono volato a panama city, trampolino di lancio verso il……..PACIFICO!

ed eccoci qui a scrivere, cosa devo fare domani?!assi, è domenica, devo cercare un modo per tornare al porto, non ci sono i bus i taxi mi chiedono troppo, dopodiche ricomincia tutta la trafila chiedi parla conosci bussa sulle barche racconta la tua storia cosa cerchi come potrebbero aiutarti mettiti in gioco mangia riposati cerca di andare su internet pubblica l’articolo sorridi torna a colon se non hai trovato niente ricerca un altro posto dove dormire a poco chiedi in giro posa le tue robe travestiti da poveraccio non da turista esci in citta cerca un posto dove mangiare torna alla pensione fai una doccia bevi una birra e…..vivi….

Amici a cui ho detto “buona fortuna ci vediamo presto” che non voglio dimenticare:
– Martinica: arturo, federica, cristiano, ezio, charlotte
– Antigua: enrico, christian, marika, piero, ilenia, tony&craig, arturo, jonty, davide, jorse, ej
– Bahamas: rocio, gaspar, arvy, georgia
– Jamaica: patrick, alessandra, alessio, gianmaria, vanni, fabio, francesca
– Panama: valerio, jeffery

Una risposta a “Addio mar dei caraibi”

  1. Oh ma pensa, ci sono pure io tra gli “indimenticabili” di Panama! 🙂

    Good times, senza dubbio..

    In bocca al lupo per il proseguimento!

    Valerio

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